Domande Frequenti

Perchè iscriversi ad un Club di auto e moto d’epoca e chiedere l’iscrizione del proprio mezzo quale veicolo di interesse storico?
Questa pagina contiene i quesiti più ricorrenti che ci vengono rivolti via mail o presso la nostra sede. Forniamo quindi le risposte per semplificare e rendere più immediata l’acquisizione di informazioni da parte dei soci.

 

Che cos’è un veicolo di interesse storico?

Per l’art. 60 del Codice della Strada, i motoveicoli e gli autoveicoli d’epoca, nonché i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico sono considerati appartenenti alla categoria di veicoli con caratteristiche atipiche, allo stesso tempo, sono definiti dall’art. 215 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada, quali veicoli d’interesse storico o collezionistico i motoveicoli e gli autoveicoli iscritti in uno dei registri, ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e da questo dotati della certificazione attestante la rispettiva data di costruzione nonché le caratteristiche tecniche. La legislazione attuale prevede, che per essere d’interesse storico un veicolo deve essere sato costruito almeno da 20 anni e deve conservare le caratteristiche originarie di fabbricazione, salvo le eventuali modifiche imposte per la circolazione.

Perché iscriversi da un club federato ASI?

L’attuale normativa legislativa, prevede che possono essere classificati d’interesse storico o collezionistico, solo i motoveicoli e gli autoveicoli iscritti ad uno dei sopramenzionati registri storici. Pertanto, tralasciando i registri di marca di fatto non operanti (Fiat, Lancia ed Alfa Romeo), l’unica associazione presente sul territorio con oltre 225 club federati è l’ASI, e l’AMAS è uno tra questi.

Perché iscrivere un veicolo ai registri storici ASI?

Iscrivere il proprio mezzo quale “veicolo di interesse storico o collezionistico”, porta ad una serie di vantaggi e facilitazioni, tra queste, quelle previste dalla Legge 342/2000, la quale esenta dal pagamento delle tasse automobilistiche, i veicoli ed i motoveicoli a decorrere dall’anno in cui compiono il trentesimo anno dalla loro costruzione. L’esenzione di cui sopra, è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto di venti anni, detti veicoli, sono individuati con propria determinazione dall’ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI.

Quali vantaggi ci sono per i veicoli classificati come “di interesse storico e collezionistico”?

Tra i numerosi vantaggi segnaliamo:
– La possibilità di sottoscrivere particolari polizze RCA ad un costo ridotto rispetto alle normali polizze assicurative;
– L’esenzione dall’uso e/o l’utilizzo delle cinture di sicurezza, per tutti gli autoveicoli immatricolati antecedentemente al 15 giugno 1976;
– La possibilità di rimettere in vita un veicolo precedentemente radiato, oppure reimmatricolandolo con le stesse caratteristiche che aveva al momento della costruzione;
– La possibilità di circolare anche con in fari spenti duranti le ore diurne;
– L’abbonamento alla rivista La Manovella, edita dall’ASI;
– La Possibilità di accesso nelle aree urbane, interdette al traffico per i veicoli non catalitici o comunque ritenuti inquinanti in base ai vari regolamenti comunali.
Altro aspetto da non sottovalutare, è quello riferito al valore del mezzo, ovvero, in caso di incidente passivo spesso le compagnie di assicurazione, sono portate ad attribuire ai veicoli più “datati” valore zero o comunque di rottame e quindi di non valutare il danno subito, invece in presenza di un veicolo “storico” il valore riconosciuto del mezzo è quello risultante dalle riviste di settore.

Vorrei “passare d’epoca” la mia auto/moto/ciclomotore: Che cosa devo fare? Che requisiti deve avere?

Come primo passo si deve associare al club federato ASI, quale è l’AMAS, che curerà tutti i rapporti con l’ente certificatore A.S.I. (Automoto Club Storico Italiano).
“Passare d’epoca” non è il termine esatto. La sua auto/moto/ciclomotore può ricevere due tipi diversi di attestazione da parte dell’ ASI:
La prima, è il rilascio del certificato di rilevanza storica e collezionistica, mentre la seconda è quella del rilascio del certificato di identità. In linea di massima per ottenere la prima certificazione è necessario presentare all’AMAS un’apposita documentazione (modulistica e fotografica); la documentazione per l’omologazione è simile nei contenuti ma molto più ampia.
I requisiti fondamentali per ottenere il certificato di rilevanza storica e collezionistica sono il compimento di venti anni dalla data di costruzione e, ad insindacabile giudizio dell’AMAS, una conservazione ottima dell’auto/moto/ciclomotore, originale nelle sue parti/colori/interni.
Per il certificato di omologazione oltre al giudizio dei nostri Commissari Tecnici si aggiunge quello di un Commissario ASI esterno al Club che visiona il mezzo in apposite sedute di omologazione con cadenze non predefinite.

Sono deciso, mi associo al vostro Club: Come faccio?

Bisogna recarsi presso la sede del club, (a Grosseto, Via Gallura 17, Loc. Casalecci) aperta secondo gli orari riportati nella sezione “contatti”, oppure telefonare allo 0564 452942 per chiedere tutti i chiarimenti e delucidazioni in merito.

Quali sono i costi?

I costi sono dati dalla quota annua (un anno solare, cioè se mi associo a settembre devo nuovamente ripagare a gennaio dell’anno seguente) per l’associazione al club federato (AMAS) ed all’ASI. La quota può subire leggere variazioni di adeguamento ai costi crescenti ed è fissata di anno in anno. Per tutti i dettagli sul costo e le modalità di pagamento consultare la sezione “Come Iscriversi”

Essere Socio AMAS non significa avere il mezzo certificato: come faccio per avere le certificazioni?

-Potete raggiungerci direttamente alla nostra sede: noi forniremo tutto il necessario per asssociarsi e la pratica di certificazione. Portare anche alcune foto fatte dalle angolazioni previste (che può vedere nei moduli scaricabili nel sito o sapere telefonando al club in orario di apertura).
Riguardo alle foto, meglio se vengono scattate anche da angolazioni diverse da quelle strettamente previste per farci rendere meglio conto delle condizioni del mezzo. Portare anche il libretto di circolazione della propria auto/moto/ciclomotore e un documento di identità oltre al codice fiscale.

– Può essere delegato qualcuno per fornirci la documentazione a patto che la questa sia a firma del futuro socio. In questo caso se ci sono delle difficoltà si possono fare presenti al momento e rimediare nell’immediato o il giorno di apertura successivo con le necessarie integrazioni.

– Scaricare tutti moduli dal nostro sito alla sezione “Modulistica”, compilarli in ogni loro parte e farceli pervenire. Pagare quindi le quote associative come previsto. Concordare preliminarmente la spedizione. Si ricorda che è tutto accettabile ad insindacabile giudizio dell’AMAS. Telefonare per avere conferma del buon fine dell’operazione o per la documentazione da integrare/rettificare.

In tutti e tre i casi è dovuto oltre la quota associativa 10,00 euro nel caso delle moto e 20,00 per le auto. Sono previsti pagamenti aggiuntivi solo per particolari certificazioni quali le caratteristiche tecniche o la certificazione d’identità.

Ho fatto delle fotografie della mia auto/moto/ciclomotore in grande formato e da angolazioni non convenzionali e voi mi comunicate che non vanno bene: non si legge il numero del motore o del telaio e il formato è sbagliato, perchè?

Purtroppo le fotografie sono un problema frequente perché i fotografi ..non seguono le istruzioni!
Ricordiamo che non possiamo accettare foto dissimili da quelle richieste o non leggibili. È bene tenere conto che l’intento di queste foto non è “artistico” ma serve per la procedura di iscrizione.

Che vantaggi ho ottenuto con l’associazione all’AMAS?

L’AMAS organizza numerosi eventi sociali riservati agli iscritti: per consultare il programma più dettagliato dell’anno o di un singolo evento consultare la sezione “Eventi”

Quali sono invece i “vantaggi” per l’auto/moto/ciclomotore?

Per quanto riguarda le tasse di circolazione/proprietà, purtroppo per i residenti in Toscana, non c’è alcun beneficio; La Regione Toscana, con proprio provvedimento per i veicoli da 20 a 30 anni ha stabilito una tassa di possesso forfetaria pari ad euro 60,00 per le auto e ad euro 25,00 per le moto. I veicoli oltre i 30 anni, pagano invece la tassa di circolazione, solo se vengono utilizzati su strada, pari ad ero 28,40 per le auto ed euro 11,36 per le moto.

Ci sono invece consistenti sconti assicurativi che le compagnie applicano per i mezzi certificati di interesse storico e a maggior ragione omologati.
I veicoli di interesse storico sono esentati, almeno a Grosseto, grazie all’interessamento dell’AMAS, dal blocco del traffico disposto per ridurre l’inquinamento.

Esistono poi vantaggi nelle stime assicurative dei danni prodotti da terzi al mezzo, rivalutazioni al rialzo del valore dell’auto/moto/ciclomotore e agevolazioni introdotte dal codice della strada quali la possibilità di non istallare ed indossare (se non sui veicoli già predisposti all’epoca) le cinture di sicurezza nei veicoli ante 1976 e deroga sulla circolazione con fari accesi di giorno.

Mi sono associato ma non ho più avuto notizie del mio certificato, tessera o della rivista: cosa devo fare?

In linea di massima se sono passati meno di tre mesi non bisogna allarmarsi (ci sono dei tempi tecnici ASI), superati i tre mesi è opportuno fare almeno una telefonata o passare dalla nostra sede.

I certificati devono essere ritirati direttamente in sede, altrettanto le tessere ASI salvo particolari casi legati alla distanza (se concordati e sotto la responsabilità di chi ne fa richiesta). Le tessere di iscrizione AMAS le spediamo appena ci giunge notifica da parte delle poste del vostro pagamento (in genere sono necessari 20 gg).
La gestione de “La Manovella”, notiziario ASI, è a carico dell’Ente stesso al quale noi comunichiamo solo le generalità dei soci ed i loro indirizzi che devono pervenirci esatti, per non incorrere in disguidi postali. L’ASI in merito ad una comunicazione ufficiale sul mancato invio della rivista “La Manovella” ha risposto così: “circa la ricezione della Manovella è fisiologico che ogni tanto le Poste non consegnino a qualcuno. Da parte nostra provvediamo ad inviare gli indirizzi allo spedizioniere che li stampa sulle etichette della rivista e le porta alle Poste. Nello specifico quello che potete fare è inviarci l’elenco dei soci e noi effettueremo i controlli che i dati sul nostro data base siano corretti.”

Potrebbero esserci poi delle imprecisioni nell’indirizzo che ci ha lasciato l’associato (come prassi quando ci ritorna la posta facciamo una telefonata al socio per verificare l’esattezza dell’indirizzo, sempre che ci abbia lasciato un recapito telefonico);

Se il socio è di vecchia data allora o si è dimenticato di comunicarci che si è trasferito oppure dipende dal servizio postale; Potrebbe anche aver dimenticato di pagare la quota sociale annuale e in questo caso perde diritto a ricevere il periodico dell’ASI.

Gli orari di apertura della sede sono troppo ridotti, i tempi per rispedire la tessera/certificato sono eccessivi, le vostre circolari ci arrivano di rado..

L’AMAS ha come fine ultimo quello di salvaguardia e promozione del motorismo storico.
Questo fine è perseguito grazie all’attività di alcuni soci volontari che prestano servizio al club mettendo a disposizione il loro tempo, senza nessun compenso o altro fine.

Quindi lo spirito con cui ci si deve porre quando si chiede qualcosa dovrebbe essere questo. AMAS non è un ufficio con impiegati retribuiti, le quote sociali che versate vanno in parte all’ ASI e il restante è utilizzato per il funzionamento della sede e lo svolgimento delle attività sociali.